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IPLA e Sorveglianza Aerea Territoriale per la lotta alle zanzare

lago di Viverone

Il 23 e 27 giugno, nell’area torbiera di Piverone, vicino al lago di Viverone, sono stati fatti importanti voli di ricognizione con UAS per le attività di lotta alle zanzare nella zona.

Nell’ambito di un progetto per la valutazione del trattamento mirato finalizzato alla lotta contro la proliferazione delle zanzare in aree palustri, IPLA SpA (Istituto per le Piante da Legno e l’Ambiente) ha avviato una collaborazione con la nostra Sezione del Piemonte per valutare lo stato dei luoghi e studiare la fattibilità di irrorazione mirata con l’impiego di UAS (droni) specifici.

Con queste premesse abbiamo effettuato, alla presenza di Tecnici IPLA, del Sindaco di Piverone e dell’Assessore competente, video riprese per fornire una visione di insieme dell’area delle “Torbiere” e, quindi, è stata richiesta un’ulteriore attività di volo per l’ottenimento di una ortofoto d’insieme dell’area.

L’ortofoto dell’area delle Torbiere sullo sfondo della vista di OpenStreetMap

Con questi dati, i Tecnici dell’IPLA e l’Amministrazione Comunale effettueranno le valutazioni di competenza per avviare uno studio di fattibilità ed un progetto di lotta alle zanzare, per ottenere le opportune autorizzazioni necessarie all’utilizzo dei mezzi aerei per la dispersione di sostanze attive per la riduzione delle larve di zanzare.

Una normativa in evoluzione

Normalmente lo spargimento con mezzi aerei di sostanze è vietato dalla normativa, perché l’impiego di aerei ed elicotteri comporta una dispersione di sostanza decisamente più vasta di quella obiettivo del trattamento, dovuta alla quota di volo.

Questa criticità può essere, ed è stata, superata dall’impiego di UAS agricoli che potendo volare a quote bassissime possono disperdere in modo più preciso e puntuale i prodotti larvicidi in forma solida o liquida.

La distribuzione del larvicida con il drone può essere effettuata previa programmazione con opportuna pianificazione di: l’altezza di volo, la velocità di trattamento correlata all’apertura della bocchetta di distribuzione delle capsule o la quantità di liquido da nebulizzare e il riconoscimento cartografico delle aree da trattare.

In funzione di ciò, ad ogni certa distanza il drone può lasciar cadere la capsula effervescente ed a lento rilascio oppure la quantità stabilità di sostanza liquida, secondo il dosaggio previsto.
Tali attività sono già state sperimentate ed attuate, con le previste autorizzazioni di deroga rilasciate dal Ministero della Sanità.

la Torre dell’Orologio a Piverone

Per progetti di questo tipo, la Sorveglianza Aerea Territoriale Odv è un interlocutore ottimale per le pubbliche amministrazioni, essendo un ente di terzo settore, una componente di Protezione Civile e un’Entità Riconosciuta ENAC ed EASA per la formazione di piloti UAS (droni).

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La Sorveglianza Aerea Territoriale è una Organizzazione di Volontariato, componente della Protezione Civile, che opera in ricognizione preventiva e di emergenza con aerei, autogiro, elicotteri e droni.

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